Natalie Wülfing – “La Psicoanalisi Opera Contro La Riduzione”

#

Al di là dei neuroni, c’è il discorso del paziente che conta, le loro parole, e se queste stesse parole sono immerse e incluse nel discorso comune, allora ad un certo punto queste parole faranno riferimento al cervello. Ad ogni modo, sempre di più, le neuroscienze dominano questo discorso, al punto che il neuro-modello è la referenza con la quale i cosiddetti affetti sono circoscritti, o anche rimpiazzati. Non è il ruolo dell’analista quello di scoraggiare il campo di ricerca dell’analizzando, ma piuttosto quello di aspettare e cercare, attraverso la presa in conto del tranfert, che posto questo discorso prenderà nel sintomo del soggetto. È una fantasia, una costruzione di una parola, un’identificazione? Di cosa questo discorso è sintomo? Questa è una differenza molto concreta tra l’esperienza della psicoanalisi e la muta imaging risultante dalla scienza del cervello.

A metà anni ’50 Lacan si interessò alla cibernetica (1). Al tempo, la nascita dell’ordine simbolico è principalmente necessaria per determinare ciò che non vi appartiene; non ci sarebbe “alcun modo di cogliere il reale”. Ma più tardi, l’assoluto potere del simbolico diventa unicamente afferrabile dalla prospettiva dell’impotenza, qualcosa a cui la psicoanalisi può contribuire (2). La crescente misura in cui le macchine prendono il controllo sulle nostre vite (3) è vera, ciò è davanti gli occhi di tutti, e il reale del linguaggio (4) è diventata la soglia determinante tra la funzione ed il fenomeno, o tra il simbolico ed il reale. Ciò che rende possibile l’accesso ad un reale orientato da un reale è di ricevere un discorso, ciò le macchine non lo permettono; di trattare il reale contenuto nel discorso.

Chiunque usi motori di ricerca sa che essi non possono capirti, tu devi capire loro, manipolare la ricerca, semplificarla, raggirare la macchina introducendo variazioni e infine farla parlare. C’è una situazione in cui siamo tutti scienziati, quando centriamo il risultato atteso dalla domanda di ricerca o le altre soluzioni. Quando vedi serie americane e film, c’è sempre una scena in cui qualcosa di complicato (come il cervello) è spiegato ad un bambino… La spiegazione contiene invariabilmente una meccanizzazione dell’idea: “Immagina il football con diverse regioni”, o “È come un centro di controllo”, o “Il tuo corpo manda segnali, il tuo cervello risponde con altri segnali”. La scienza, dipendendo dalle macchine che leggono, misurano, scannerizzano e attraversano con raggi il nostro cervello, è anche basata sulla meccanizzazione della spiegazione, non importa quanto sofisticata. Il reale contenuto nel linguaggio, lalangue, è qualcos’altro. Il suo punto di partenza non è la macchina, la funzione, la banale spiegazione. Il suo punto di partenza è la jouissance, come J.-A. Miller elucida nel 1999; (5) “c’è jouissance”. Dove c’è jouissance, c’è un corpo, ad ogni modo, “la psicologia non è nient’altro che la confusa immagine che abbiamo del nostro corpo” (6). La psicoanalisi opera contro la riduzione non ha un punto di partenza meccanizzato (la confusa immagine), ma uno che è vivo.

Traduzione: Alessio Catavère

  1. Lacan, J.; The Seminar, Book II (1954-1955), The Ego in Freud’s Theory and in the Technique of Psychoanalysis, ed. J.-A. Miller, tr: S. Tomaselli, Cambridge University Press, 1988, particularly chapter XXIII (22.6.1955) on the “combinatory of science” and the “binary order”, p. 300.
  2. Lacan, J.; Talking to Brick Walls, ‘Knowledge, Ignorance, Truth, and Jouissance’, Lecture at St. Anne, 4.11. 1971, ed. J.-A. Miller, tr. A. Price, Polity, 2017, “…a knowledge that can’t do anything about it, the knowledge of powerlessness.” p. 34
  3. Lacan, J.; The Seminar, Book XVII (1968-1969), The Other Side of Psychoanalysis, ed. J.-A. Miller, tr: R. Grigg, Norton, 2007, ch. XI, ‘the multiplication of lathouses’, p. 162
  4. Lacan, J.; The Seminar, Book XX (1972-1972), Encore, Of Love and Knowledge, ed. J.-A. Miller, tr. B. Fink, Norton, 1998, ch. XI, ‘the rat in the maze’, p. 138-9
  5. Miller, J.-A.; L’orientation lacanienne 1998-99, ‘L’expérience du réel dans la cure analytique’, 6me paradigme de la jouissance, 7.4.1999.
  6. Lacan, J.; The Seminar, Book XXIII (1975-1976), The Sinthome, ed. J.-A. Miller, tr: A. Price, Polity, 2017, ch. X, p. 129

Print Friendly, PDF & Email

This post is also available in: IngleseSpagnolo